mercoledì 20 aprile 2011

Il volume "Macchina Semplice. 100 anni di maniglie Olivari" in versione iPad.

Olivari
Per i cento anni di Olivari un nuovissimo strumento di comunicazione: il volume "MACCHINA SEMPLICE. 100 anni di maniglie Olivari" anche in versione iPad.

Olivari - Macchina semplice
La recente e attuale fase di sviluppo Olivari si fonda sull'internazionalizzazione dei progettisti, l'attenzione ai temi della sostenibilità della produzione e della durata - fisica e culturale - del design, attraverso una forte spinta all'innovazione tecnologica.
Nel quadro strategico di questo progetto industriale innovativo, si inserisce la proposta di un avanzatissimo strumento di comunicazione, il rivoluzionario iPad, che Olivari è tra le prime aziende ad utilizzare  - per allargare al pubblico più ampio di professionisti, esperti e utenti la comunicazione di un mondo di idee, persone e oggetti complessi e ricchi di significato storico e culturale. I contenuti del volume Macchina Semplice. Dall'architettura al design, 100 anni di maniglie Olivari, recentemente pubblicato da Skira, sono ora integralmente disponibili sull'applicazione omonima, che Olivari ha realizzato con la collaborazione di Casciani, il progetto tecnico di Max Uggeri-GoNetforce e il supporto delle strutture aziendali.
Alla ricca trattazione storica e analitica del volume stampato, al racconto scritto del lavoro e delle vicende - umane e professionali - di tanti autori Olivari, si aggiunge la straordinaria qualità visiva della pagine elettroniche su iPad, arricchite di ulteriori materiali in video (i contenuti extra), come un'intervista all'autore e la documentazione della mostra di Venezia (per la Biennale d'Architettura, che ha preceduto quella ora alla Triennale di Milano), un indice analitico digitale che permette di trovare direttamente nell'applicazione gli autori e gli oggetti preferiti.

La stessa applicazione potrà progressivamente arricchirsi di nuovi materiali, in linea con la dinamica strategia progettuale che distingue tutta la recente produzione Olivari e la sua  comunicazione ad ogni livello.

LINK:

lunedì 18 aprile 2011

Grande affluenza di pubblico alla mostra "100 anni di maniglie Olivari"

Olivari logo




Grande affluenza di pubblico alla mostra "100 anni di maniglie Olivari" svoltasi presso la Triennale di Milano dal 12 al 17 aprile in occasione del centesimo anno dalla fondazione dell'azienda. Per festeggiare l'importante traguardo, al Salone del Mobile, un' insolita tavola imbandita con le più belle maniglie Olivari dava il benvenuto all'ultima nata: Geode.
I due allestimenti firmati da Fabio Calvi e Paolo Brambilla hanno riscosso un unanime consenso dal parte della stampa e dei visitatori.
 
LINK:
www.olivari.it

                                                                                                                                                          
Di seguito la scheda di Geode e le immagini degli allestimenti in Triennale e al Salone del Mobile - click sulle foto per ingrandirle. Su richiesta sono disponibili tutti i comunicati stampa e le immagini.

"Geode", la maniglia che racchiude cristalli
design MARCH GUT, 2011

Olivari - 100 anni di maniglie Olivari
Per un'industria di lunga tradizione non sempre e' un vantaggio disporre di un ricco catalogo di idee e prodotti: un carico oneroso di storia puo' diventare anche un ostacolo a procedere nello sviluppo dell'innovazione e nella ricerca di nuove suzioni. La 'leggerezza progettuale' con cui Olivari e' riuscita a mantenere negli anni la sua produzione coerente con la propria storia, anche in occasione del centenario ha permesso di produrre un concept di prodotto inedito, dovuto alla fantasia di due giovani designer, riuniti sotto la sigla MARCH GUT (unione dei loro cognomi).  Dopo una lunga esperienza con il gruppo Svarowsky nella creazione di allestimenti e installazioni, i due progettisti hanno proposto l' uso del famoso cristallo in una maniglia che riunisce in se' la classica eleganza dei prodotti Olivari e una sorpresa, un gioco, un'interpretazione insolita e non puramente decorativa delle caratteristiche proprie di quel materiale. Da qui il nome del prodotto: proprio come in un Geode - la formazione minerale che in un guscio opaco racchiude lo splendore delle gemme - nella superficie interna della maniglia una fascia di cristalli rimanda la lucentezza di colori e microforme, che a loro volta si riflettono nella superficie di metallo a specchio sul fondo. Una sorpresa per l'utilizzatore, che con Geode puo' ritrovare ancora una sensazione di ricca semplicità, prendendo per mano un'altra delle "macchine semplici" con cui da cento anni Olivari ci permette di entrare in contatto con l'architettura, secondo un gesto antico e sempre nuovo.
                                                                                                                                                     
Olivari - 100 anni di maniglie Olivari - allestimento
Salone del Mobile

Olivari - 100 anni di maniglie Olivari - allestimento
Salone del Mobile

Olivari - 100 anni di maniglie Olivari - allestimento
Triennale

Olivari - 100 anni di maniglie Olivari - allestimento
Triennale

Olivari - 100 anni di maniglie Olivari - allestimento
Triennale


lunedì 11 aprile 2011

Una nuova luminosa idea di Alessi

Alessi Lux e Forever Lamp

Parte dalla lampadina la nuova idea di Alessi per un progetto di illuminazione, che dimostra ancora una volta la capacità dell’azienda di Crusinallo di mostrarsi sempre all’avanguardia nella sperimentazione, nella ricerca della design excellence, nella creatività più coraggiosa.
In questa continua esplorazione di nuovi possibili ambiti produttivi “alessizzabili”, come li definisce Alberto Alessi, il 2011 vede il design management dell’azienda di Crusinallo coinvolto in un campo completamente nuovo. La lampadina diventa lei stessa l’oggetto di applicazione del design, esprimendo con le sue innovative forme e varietà di colori una propria personalità e il diritto a diventare protagonista indipendentemente dal suo supporto. E questo grazie alle potenzialità offerte dalla tecnologia dei LED, che aprono al design nuove straordinarie possibilità, consentendo di produrre piccole sorgenti di luce, esenti da vibrazioni. Progettare lampadine è stata dunque la nuova sfida di Alessi, affidata ad un gruppo di giovani designer, che hanno felicemente lavorato anche sui supporti, creando un sistema di illuminazione: Giovanni Alessi Anghini, Gabriele Chiave e Frederic Gooris hanno espresso il proprio personale talento nel disegnare la collezione “AlessiLux”. Per la produzione e la distribuzione Alessi si è affidata alle capacità tecnico-produttive di Foreverlamp.

Alessi Lux - il nuovo progetto di illuminazione

LINK:

per sfogliare il catalogo: 

La sedia pieghevole "Piana": una nuova avventura Alessi

Alessi Chair by Lamm

Dopo aver creato per 90 anni, un universo di oggetti per apparecchiare e servire in tavola, per cucinare e attrezzare la cucina, per abbellire il soggiorno e arredare la stanza da bagno, ad Alessi restava da rendere reale un sogno quasi trentennale: permettere al suo affezionato pubblico di disporre di una seduta su cui accomodarsi.
Grazie ad un partner dell’esperienza di Lamm, ad un progettista dell’intelligenza di David Chipperfield e all’utilizzo di materiali e tecnologie di ultima generazione, è nata “Piana”, la sedia pieghevole firmata Alessi. Colorata, leggera, robusta, pratica, ecologica, un progetto d’eccellenza made in Italy il cui “linguaggio visivo - come afferma il suo autore - è indicativo, nella sua semplicità, della funzione e del ruolo dell’oggetto stesso e conferisce alla seduta un carattere di eternità”.
Non solo destinata a luoghi pubblici e per comunità, "Piana" trova utilizzo anche in spazi privati: in sala da pranzo come in cucina, nello studio come in terrazza, nella camera dei ragazzi come in giardino.

Alessi - sedia Piana


LINK:
http://www.alessi.com/it/azienda/news/alessichair-by-lamm-519

per consultare il catalogo:
http://issuu.com/alessi/docs/alessichair?mode=embed&layout=http%3A//skin.issuu.com/v/color/layout.xml

mercoledì 6 aprile 2011

PromiseDesign 2011: oltre 50 autori e più di 65 progetti

PromiseDesign 2011 - new design from Israel - logo
La mostra "PromiseDesign 2011 - new design from Israel", con il patrocinio dell'Ufficio Culturale dell'Ambasciata di Israele in Italia e del Ministero degli Esteri israeliano, sarà presentata ad aprile durante la settimana del Salone internazionale del Mobile di Milano. I curatori, il prof. Vanni Pasca e il progettista Ely Rozenberg, ben conosciuti a livello internazionale, hanno  selezionato per l'evento 50 designer israeliani, nomi di successo e nuovi talenti quali: Yaakov Kaufman, Ami Drach and Dov Genshrow, Chanan de Lange, Shai Barkan,  Ezri Tarazi,  Tal Gur,  Talila Abraham,  Ayala Zarfati, d-VISION, Bakery, Gal Ben Arav, Mika Barr, Ofir Zucker ed altri.


PromiseDesign 2011 - new design from Israel
Scopo della mostra è presentare le diverse tendenze che caratterizzano il design israeliano. Design sperimentale (saranno esposte elaborazioni di parabole di fari per auto, e oggetti con l'utilizzo di materiale da imballo), autoproduzione (esempi di sedie e lampade), produzione in piccole serie (panchina ecologica): in una situazione in cui, come in molti altri paesi, il dialogo tra designer e industrie non è sempre facile, molti creano prodotti con raffinati metodi artigianali, oppure combinano tecniche artigianali con tecnologie sofisticate (cestini realizzati mediante fotocorrosione). Molti ancora realizzano prodotti in piccole serie "fatte in casa" in modo ingegnoso, utilizzando tecnologie avanzate. Esistono, però, anche prime fortunate collaborazioni tra grandi industrie e giovani designer che danno origine a soluzioni innovative, che entrano con successo nel mercato internazionale della produzione seriale (lampade a Led). In altri casi, per esempio nel design per la sanità o i trasporti, è presente una progettualità che mostra precise capacità di risolvere problemi complessi con tecnologie adeguate  (lampada da dentista, monopattino/scooter elettrico e modello di elicottero).

La nuova edizione "PromiseDesign 2011" cerca di approfondire lo scenario per rispondere in modo più completo alle domande intorno al ruolo del design israeliano nel panorama internazionale.
La mostra - con 50 autori e più di 65 progetti - presenta quindi le molteplici facce del design in Israele, quello che il prof. Mel Byers (storico del design, autore del "The Museum of Modern Art Design Encyclopedia") ha definito "il segreto meglio custodito nel mondo del design".


INFO:
Nel circuito Ventura-Lambrate
Via Ventura 15  -  primo piano

Dal 12 al 17 aprile con orario 10.00 - 20.00
Opening night mercoledì 13 con orario 19.00 - 23.00

LINK:
www.promisedesign.org

martedì 5 aprile 2011

100 anni di maniglie Olivari

Olivari logo




Olivari festeggia alla Triennale di Milano, in occasione del Salone del Mobile 2011, il centesimo anno dalla fondazione con la mostra 100 anni di maniglie Olivari, a cura di Stefano Casciani.
Ripercorrere la storia della Olivari sarà l'occasione per rileggere il rapporto continuo e biunivoco tra la cultura del design e la storia dell'architettura attraverso l'evoluzione di un prodotto, la maniglia, solo in apparenza semplice.
La mostra, allestita da Fabio Calvi e Paolo Brambilla, è divisa in cinque momenti che ripercorrono la storia dell'azienda attraverso modelli d'archivio, a partire dalla maniglia commissionata da Marcello Piacentini per il Palazzo di Giustizia di Milano fino all'ultima disegnata da Shigheru Ban, passando per celebri modelli come la maniglia di Gio Ponti per Villa Planchart e quella dei BBPR per la Torre Velasca.
Non mancano le sperimentazioni in plastica, in alluminio e in vetro, i modelli dei progettisti che hanno fatto la storia del design italiano (Albini, Branzi, Caccia Dominioni, Colombo, Gardella,  Magistretti, Mangiarotti, Mendini, Mari...) e quelli dei protagonisti di oggi (Dordoni, Irvine, Lissoni, Urquiola) così come i progetti di grandi architetti come Holl, Ito, Libeskind e Perrault.

La mostra accompagna il libro omonimo pubblicato da Skira, che prosegue ed approfondisce il precedente libro "L'Architettura presa per mano", scritto sempre da Stefano Casciani per Olivari  nel 1992.

INFO:
100 anni di maniglie Olivari
mostra a cura di Stefano Casciani
allestimento Fabio Calvi e Paolo Brambilla

Triennale di Milano - viale Alemagna 6

Tram 1,2  Bus 61
MM1 MM2 Cadorna

12 aprile: dalle 10.30 alle 23.00
13-17 aprile: dalle 10.30 alle 22.00

LINK:
www.olivari.it
www.triennale.org

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 di seguito il progetto dell'allestimento - click sulle immagini per ingrandire

100 anni di maniglie Olivari

100 anni di maniglie Olivari

100 anni di maniglie Olivari

lunedì 4 aprile 2011

Alberto Alessi presenta il nuovo allestimento del Triennale Design Museum

Alessi logo



Alberto Alessi, curatore del progetto, ha presentato il nuovo allestimento del Triennale Design Museum. La nuova interpretazione curatoriale è centrata sulla sua visione del fenomeno delle "Fabbriche del design italiano" come laboratori industriali di ricerca nel campo delle arti applicate, sul loro ruolo di mediatori artistici tra il mondo del progetto e il mondo del mercato e sulla pratica della "Borderline". Per il progetto dell'allestimento della mostra e del libro-catalogo, edito da Electa, Alberto Alessi si è avvalso della collaborazione dell'artista, performer e ex-designer catalano Martí Guixé.

INFO:
Triennale Design Museum
Quarta edizione
Le fabbriche dei sogni
Uomini, idee, imprese e paradossi delle fabbriche del design italiano

5 aprile 2011 - 26 febbraio 2012

Direttore: Silvana Annicchiarico
Cura scientifica: Alberto Alessi
Progetto di allestimento e progetto grafico di mostra e catalogo: Martí Guixé
Main Partner: Cosmit
Catalogo: Electa

LINK: 
www.triennaledesignmuseum.org
www.alessi.com


Di seguito il testo di Alberto Alessi riguardo il suo progetto, gli schizzi di Martí Guixé e le immagini dell'allestimento.


Le Fabbriche dei sogni
Uomini, idee, imprese e paradossi delle fabbriche del design italiano


In tanti anni di attività mi sono appassionato al fenomeno di quelle che chiamo le "Fabbriche del design italiano" e mi sono dedicato a ricercare le ragioni che ne hanno fatto - pur nelle dimensioni quantitative ridotte - un pezzo di rilievo della bandiera del made in Italy.
Il tono della mostra e del libro è quello di un pamphlet che si gioca tra due estremi: da un lato un pensiero teorico dichiaratamente soggettivo ma preciso, derivato dalle riflessioni fatte in questi anni con i grandi autori del design e dall'altro una modalità di trattazione poetica, artistica e favolistica affidata al performer/artista/designer  spagnolo Martì Guixé.
In questo pamphlet racconto di come, attraverso le chiacchierate intellettuali con i vecchi maestri e le esperienze sul campo di imprenditore del design italiano, sono arrivato alla visione delle "Fabbriche del design italiano" come laboratori di ricerca nel campo delle arti applicate, cioè del design, che rappresentano un fenomeno molto particolare nella cultura industriale contemporanea che tendo a leggere in contrapposizione con la logica delle "Industrie di produzione di grande serie".
Sostengo che le FDI hanno sviluppato una serie di pratiche molto specifiche di mediazione artistica tra le migliori espressioni del product design contemporaneo internazionale da un lato e il cosiddetto mercato cioè i sogni, l'immaginario del  pubblico dall'altro. Il design,  inteso come fenomeno squisitamente artistico e poetico, è per noi una autentica missione: una Weltanschauung che sta alla base di tutte le nostre pratiche aziendali. Siamo le ultime eredi spirituali dei movimenti creativi e intellettuali che partendo dalle Arts & Crafts inglesi di Ruskin e Morris di metà ottocento hanno avuto tutte un orientamento che era certamente alla produzione di cose, di prodotti, ma era anche contraddistinto da una forte connotazione sperimentale e culturale.
Il tentativo è quello di illustrare - utilizzando una selezione delle fabbriche e dei progetti fatta ponendo la barra molto alta - la peculiare attività e la natura profonda di queste fabbriche che si muovono lungo la borderline tra il valore funzionale, il valore segnico e il valore poetico delle cose prodotte, e di spiegare come mai da questi laboratori di ricerca (così italiani) esca ancora oggi il miglior design non solo italiano ma anche francese, inglese, brasiliano ecc. ...


Triennale Design Museum - disegno Guixé
Triennale Design Museum - disegno Guixé
Triennale Design Museum - allestimento 1

Triennale Design Museum - allestimento 2

Triennale Design Museum - allestimento 3

Triennale Design Museum - allestimento 4